COSA DICE L'EBRAISMO SULL'ABORTO?
- Canal5779
- 19 feb 2019
- Tempo di lettura: 3 min
(di Federico Visakovsky)
Radio Jai ha intervistato due rabbini (entrambi argentini, NdT), uno ortodosso e l'altro conservatore, per capire qual è la visione dell'ebraismo a riguardo. Ci sono differenze fra le due correnti?
I rabbini Ariel Groisman (ortodosso, del Gran Templo Paso) e Adrián Herbst (conservatore, del NCI Emanuel) si son detti d'accordo rispetto al fatto che esistono due casi in cui il giudaismo permette di abortire: violenza sessuale e rischio di vita per la madre.
Rispetto alla prima situazione, Groisman ha spiegato che "l'aborto è consentito fino al quarantesimo giorno dal concepimento", anche se ha ammesso che che secondo alcuni saggi ebrei "l'aborto può effettuarsi fino al terzo mese".
Il responsabile del Gran Templo Paso ha tenuto anche a chiarire che "si può sempre abortire se la vita della madre è in pericolo, questo fino a un minuto prima del parto".
Dal canto suo, Herbst si è soffermato sulle condizioni di vita e lo stato psichico della madre spiegando che "in questi casi la vita della madre ha la precedenza su quella del feto". Nonostante ciò, uno dei problemi in questo caso dipende dal fatto che mentre la salute fisica si può accertare facilmente invece il concetto di salute mentale è più difficilmente inquadrabile.
LA SACRALITÀ DELLA VITA
"La questione dell'aborto è molto complessa, personalmente non credo che ci siano donne che vogliono abortire", ha spiegato Groisman che in riferimento alla proibizione dell'aborto ha citato il versetto 9.6 della Genesi ove è scritto che 'chi versi il sangue di una persona dentro un'altra persona vedrà a sua volta versato il proprio perché Dio ha creato l'essere umano a sua immagine e somiglianza'. "Nessuno, ebreo o no che sia, secondo la legge ebraica può abortire", ha affermato.
"È molto importante essere consapevoli del valore della vita nel suo senso ampio, non solo da un punto di vista biologico bensì anche sacro, ogni vita ha un'anima e con l'aborto si spezza un'energia spirituale", ha spiegato Groisman.
"La legge ebraica è piuttosto chiara circa l'aborto", ha affermato il rabbino del NCI Emanuel.
DILEMMI E VALORI IN CONTRASTO
A sua volta, Herbst ha fatto notare che "la tradizione ebraica fa un distinguo tra 'problema' e 'dilemma'. Un problema è una situazione controversa con una o più soluzioni chiaramente immaginabili ed evidenti. Un dilemma invece è una situazione controversa che non ha una soluzione chiaramente immaginabile ed evidente. In questo caso, due valori importanti per noi entrano in conflitto e ne deriva un dilemma fra due valori appunto fondamentali: da un lato quello del diritto e la sacralità della vita, dall'altro quello del diritto della donna di decidere che fare del proprio corpo e della propria vita".
Il rabbino del NCI Emanuel ha spiegato: "Di base la legge ebraica non permette l'aborto, ma a posteriori ci sono casi in cui un tribunale rabbinico può autorizzarlo. Se una donna viene da me e mi dice di voler abortire, in qualità di rabbino sono tenuto a dirle che non è consentito ma le chiedo anche come sta e che mi spieghi il suo caso. È infatti possibile che dopo aver dopo averla ascoltata e aver fatto le domande pertinenti ad altre autorità rabbiniche e professionisti di altri campi (medici, psicologi, assistenti sociali ecc.) le dia l'autorizzazione (potrebbe essere per esempio anche in caso di adulterio e di malattie e/o malformazioni genetiche definitive del feto, fonte "Filosofia ebraica e aborto" di Fernando Szlajen, NdR).
IL RUOLO DELLO STATO E DELLA SOCIETÀ CIVILE
"È molto importante che le organizzazioni civili e governative si occupino di questo argomento. Con tante coppie che non possono avere figli, si potrebbero tranquillamente mettere in contatto le donne che vogliono abortire con le coppie che vorrebbero avere figli ma non possono, questo per accelerare le pratiche di adozione", ha proposto Groisman. Di fatto, ha sottolineato come "la Torah esalta coloro che adottano un essere vivente e ritiene che stiano salvando una vita".
L'ebraismo è molto saggio, ha migliaia d'anni di esperienza e la sua voce può essere davvero utile nell'ambito del dibattito pubblico dato che l'aborto è una questione filosofica", ha concluso Herbst.
Traduzione di Andrea Ciprandi

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